di David Colzi
settembre 2015
Quella di Patrizio Bagni è una storia fatta di persone semplici, laboriose, legate alla terra e conosciute da tutti; insomma una di quelle che piace a noi di qua. Purtroppo Patrizio è venuto a mancare l’anno scorso e la famiglia ci ha contattati per raccontarci la sua storia e ricordarlo, proprio in questo settembre in cui avrebbe festeggiato il suo sessantesimo compleanno.
Lui era nato in un casato, fra le località “Silvione” e “La villa”, che prende il nome proprio dalla sua famiglia che lì ha dimorato per 5 generazioni; il luogo è conosciuto infatti come “Il bagno”. A Quarrata, dicevamo, era un volto familiare perché fino al 2012 è stato a capo della ditta omonima di trattori, oggi portata avanti dai figli Fabio e Simone. Da sempre questa realtà imprenditoriale si occupa di lavorazioni agro-meccaniche per conto terzi; in sostanza usa i suoi mezzi per agricoltori, vivaisti, enti pubblici, e più in generale per chiunque necessiti di lavorazioni legate alla terra e al verde che non possono essere fatte a mano, o che comunque grazie alle macchine, possono essere terminate in minor tempo, come ad esempio la semina dei campi. Da tanti anni poi la ditta collabora con il nostro Comune e il Consorzio Ombrone. Fu lo zio Marcello, contadino mezzadro, a convincerlo a comprare il suo primo trattore cingolato sul finire degli anni ’70 (foto a fianco), e questa fu un’intuizione giusta perché molti avevano quello su ruote, ma sui terreni collinari i cingoli offrivano una maggiore sicurezza. Da allora è trascorsa una vita intera fatta di tanto lavoro, con pochissimi periodi di riposo, concentrata soprattutto durante la bella stagione, quando magari gli altri sono in vacanza.
La moglie Angela, compagna di una vita, ci ha aperto le porte di casa sua per parlarci del marito, e noi, fra una chiacchiera e l’altra, abbiamo notato per terra dei trattori giocattolo…«Ho due nipoti, Mattia e Marco di 4 e 3 anni.» dice Angela «E soprattutto Mattia è attratto dal mondo dei trattori, di cui già conosce il funzionamento». Quindi tra un po’ di anni avremo la terza generazione di imprenditori della ditta? «Chissà; certo è che loro amano molto stare nei campi e sopra i trattori, talvolta facendo preoccupare la loro mamma…» Parlando della famiglia veniamo a scoprire che il babbo di Mattia e Marco, Simone, è un imprenditore giovanissimo, poco più che ventenne. «Per rispetto al padre» prosegue Angela «hanno lasciato il nome della ditta “Bagni Patrizio”, e questo mi fa molto piacere». Sempre per onorare la sua memoria, Simone ha preso il posto di Patrizio nel consiglio della sezione locale dell’A.I.M.A.P, (Associazione Imprese di Meccanizzazione Agricola Della Provincia di Pistoia), su volontà del consiglio stesso che voleva tener vivo il ricordo di una persona che per tanti anni era stato con loro.
Questi ultimi due aneddoti ci fanno capire più di tante altre parole, quale sia l’eredità lasciata da Patrizio ai suoi cari: la serietà nel lavoro e l’importanza di rimanere uniti negli affetti. «L’unica raccomandazione che i nostri figli non hanno seguito» conclude sorridendo la signora Angela «è quella di non lavorare sette giorni su sette, e di prendersi del tempo libero: anche in questo Fabio e Simone mi ricordano molto Patrizio».