di David Colzi
dicembre 2020
Plastic Free Odv Onlus, come si legge sul sito nazionale, “è un’associazione di volontariato nata il 29 Luglio 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso, che non solo inquina bensì uccide. Nata come realtà digitale, nei primi 12 mesi ha raggiunto oltre 150 milioni di utenti e oggi, con oltre 220 referenti in tutt’Italia, si posiziona come la più importante e concreta associazione in questa tematica”. Oltre a questo “è impegnata su più progetti, dalla raccolta nelle spiagge e città al salvataggio delle tartarughe, dalla sensibilizzazione nelle scuole al progetto con i Comuni, dal Plastic Free Walk al Plastic Free Diving”.
Ebbene, da questa estate un gruppo di Plastic Free opera sul territorio quarratino, coordinato da una ragazza di venticinque anni, Virginia Barontini, recentemente nominata dal responsabile nazionale, referente per tutta la provincia di Pistoia. Certamente da queste parti tartarughe da salvare non ce ne sono, ma la plastica (e non solo) da rimuovere non manca. Il gruppo quarratino si è ufficialmente formato il 28 giugno, dopo aver presentato il progetto al sindaco Mazzanti e aver chiesto l’autorizzazione ad effettuare la raccolta di rifiuti sul suolo pubblico. La prima opera di pulizia è avvenuta in località Violina, davanti alle poste. Dopo il primo intervento, Plastic Free ha ripulito via Scopelliti e dintorni (zona Coop), il bosco della Màgia, la zona industriale e poi anche il centro. Inizialmente erano solo in tre, ma oggi sono circa una ventina, fra uomini e donne, molti dei quali in un’età compresa fra i venti ed i trent’anni, unitisi a Virginia, grazie al passa parola su Facebook.
Ma come funziona una raccolta?
«Ci raduniamo al punto di ritrovo prestabilito, guanti e sacchi alla mano e cominciamo a raccogliere rifiuti di ogni genere, differenziandoli», dice Virginia. «Di solito una nostra raccolta dura tre ore; è chiaro che ognuno è libero di arrivare dopo o andare via prima, compatibilmente con i propri impegni. A cose normali operiamo di sabato o domenica, mattina o pomeriggio, ed in media riesco ad organizzare uno/due eventi al mese. Il comune ci garantisce l’intervento di Alia che provvede a portare via tutti i sacchi a fine raccolta».
Insomma, questa ragazza si è presa un bell’impegno vista la sua giovane età, ma lei è molto determinata, forte dell’entusiasmo e della motivazione di tutti i volontari. A darle una mano a gestire la situazione a livello provinciale ci sono poi i volontari del gruppo, dato che alcuni di essi vengono da fuori comune e addirittura una ragazza si è proposta per diventare referente per il comune di Pistoia.
C’è attenzione per quel che riguarda il tema dei rifiuti? I giovani come si comportano?
«E’ fuori discussione che si potrebbe fare molto di più ma non va additata una sola categoria come responsabile», dice Virginia. «Durante una raccolta un signore mi si è avvicinato e mi ha detto: “Speriamo che la vostra generazione riesca a recuperare quello che noi abbiamo distrutto”. L’esempio è fondamentale. Un giovane che non si rende conto del danno che fa gettando una bottiglia di plastica in un fiume, è con tutta probabilità una persona che non ha avuto un insegnamento alle spalle, qualcuno che gli spiegasse perché non va fatto. Per questo dovremmo sensibilizzare i ragazzi senza dubbio, ma anche i più grandi».
Sei stata sempre sensibile a queste tematiche?
«Fin da piccola i miei genitori mi hanno educato al rispetto dell’ambiente e trasmesso un grande amore per la natura. Al mare capitava spesso che a fine pomeriggio ci mettessimo a raccogliere mozziconi e rifiuti vari sulla spiaggia. E’ grazie a loro se sono cresciuta nella consapevolezza che siamo ospiti su questa terra e che dobbiamo averne cura».
Come abbiamo accennato all’inizio, fra le prerogative a livello nazionale di Plastic Free, c’è anche la sensibilizzazione nelle scuole, cosa che ora non si può fare a causa dell’emergenza Covid. Virginia ci dice però che appena possibile, vorrebbe far visita alle classi delle scuole locali, per presentare Plastic Free e fare opera di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti. Inoltre, la nostra responsabile ammette che le piacerebbe fare qualcosa insieme a Legambiente, attivissima a Quarrata, che da anni si occupa di monitorare lo stato di salute del territorio, interessandosi, fra le altre cose, di scovare e ripulire le discariche abusive, operando in sinergia con vari enti, oltre a fare opera di sensibilizzazione ambientale, come abbiamo riportato più volte su questo giornale.
Per seguire Virginia e i suoi volontari, c’è la pagina Facebook: “Plastic Free Quarrata”, dove vengono pubblicati tutti gli eventi e le varie comunicazioni. A livello nazionale, c’è anche il sito: www.plasticfreeonlus.it