di David Colzi. Ph: Foto Olympia
settembre 2019
Parlare in così poco spazio della storia della famiglia Banchieri è impossibile. Basta andare su Wikipedia alla pagina “Banchieri (famiglia)”, per capire quanto è antica questa casata: addirittura pare che il ramo principale risalga al XII secolo, con origini pisane. Sul sito sono riportate tutte le ramificazioni in giro per l’Italia, ma noi parleremo solo delle ultime generazioni dei Poggi Banchieri di Quarrata, facendoci aiutare dalla signora Valeria, che della famiglia è sicuramente la persona più nota. Da anni è lei che si occupa di far conoscere la loro splendida Fattoria di Santonuovo, rinomata negli anni per la produzione di vino e olio (quest’ultimo nel 2010, è stato decretato tra i 50 migliori del Mediterraneo).
Il ramo della famiglia di cui ci stiamo occupando, nasce nel XVIII secolo, quando Pietro Banchieri, a seguito di una eredità, aggiunse al proprio cognome quello della famiglia Poggi, ricevendo e stabilizzando il maggiorascato, istituito nel 1554 dal Cardinale Poggi. Prima di raccontare degli attuali proprietari, bisogna quanto meno fare un accenno a Monsignor Zanobi Banchieri (1747-1798), ovvero colui che fece erigere la chiesa di Santonuovo, consacrata il 18 settembre 1785. Uomo colto e molto rispettato nella società, Zanobi per ottenere il via libera alla creazione di questo luogo di culto, staccato dalla chiesa madre di Montemagno, poté contare sulle sue conoscenze nel mondo ecclesiale e nelle alte sfere del Granducato. Fu sempre lui a mettere a disposizione il terreno su cui costruire a proprie spese. Fra l’altro, dalla cava per estrarre l’argilla, è nato il lago di Santonuovo, tutt’oggi di proprietà della famiglia. Una curiosità che ci rivela Valeria è che la chiesa non contiene stemmi di famiglia, nonostante sia stata costruita proprio da un Banchieri. Forse l’origine di questa scelta va riscontrata nella famosa ritrosia di Zanobi, che decise di passare gran parte della sua vita nella tenuta di Santonuovo, lontano dalla frenesia della vita cittadina.
D’altronde la riservatezza è un po’ la particolarità di questa nobile famiglia e Valeria ha iniziato da pochi anni a scoprire notizie sui suoi antenati, aiutata dalla storica pistoiese, Francesca Rafanelli Maffucci e da un suo cugino milanese, Marco Remo Pietro Fadda, Banchieri da parte di madre. E sempre Valeria sta aprendo, una dopo l’altra, le varie rimesse agricole, riportando a nuova vita oggetti e strumenti antichi da lavoro.
Oggi i Poggi Banchieri quarratini, sono il signor Andrea, sua moglie Tiziana Cislaghi e i figli, Elena, Valeria, Claudia e Alberto. Ma l’ultima vera “nobile” della fattoria di Santonuovo è stata Anna Maria Poggi Banchieri, bis zia di Valeria e dei suoi fratelli, venuta a mancare nel 1988. Lei seguiva ancora le regole di quell’ambiente esclusivo, fatto di ritualità da rispettare ed etichette da mantenere in pubblico. «Era un mondo che stava scomparendo» dice Valeria. «E quel modo di vivere oggi non avrebbe più senso; pensi che la “zia Anna” aveva ancora qualche domestico a suo servizio. Comunque era una donna stupenda, e va detto che quel tipo di educazione e di rispetto verso gli altri, non erano del tutto sbagliati… anzi, un po’ di buone maniere sarebbero utili anche per i giovani di oggi».
Mi sembra di capire che lei e i suoi fratelli non siate cresciuti in un’atmosfera da nobiltà decadente, in stile “Quel che resta del giorno”… «Direi proprio di no. Io e i miei fratelli abbiamo trascorso un’infanzia abbastanza libera; certamente ci sono state trasmesse alcune regole di comportamento di stampo antico, ereditate dal nostro nobile lignaggio, però noi figli siamo usciti dall’ambiente della fattoria. Io ad esempio, da bambina andavo con i contadini della tenuta a vendemmiare e a raccogliere il panìco».
Insomma, i tempi sono cambiati e nonostante il titolo di “Patrizi pistoiesi”, oggi i figli di Andrea e Tiziana conducono una vita normale, destreggiandosi nelle incombenze di tutti i giorni, fra vita privata e lavoro, come fa ognuno di noi. Sempre con questo spirito di apertura verso la collettività, Valeria, tramite l’ASD “La farfalla azzurra”, creata assieme a Ilaria Tofani e Anna Maria Landini, realizza un centro estivo tutti gli anni, così da vedere di nuovo il cortile pieno di bambini, oltre a concedere la tenuta per eventi privati.
Grazie a lei tante persone stanno scoprendo questa splendida dimora del XVII secolo. Mi dica sinceramente cosa ne pensano i suoi cari, dato che vivono ancora qui. «A volte la convivenza con i nostri ospiti crea qualche disagio, pensi ad esempio alla vivacità dei bambini del campo estivo e alle serate di festa; però i miei famigliari si stanno pian piano rendendo conto che tutto quello che faccio è per mantenere in vita la fattoria, quindi mi lasciano fare», conclude sorridendo Valeria Poggi Banchieri.