di Serena Michelozzi
settembre 2013
Alta 38 metri e pesante più di mille tonnellate, la statua del Cristo Redentore domina dalla cima della montagna del Corcovado la città di Rio de Janeiro. È ai suoi piedi che si è tenuta la XXVIII Giornata mondiale della Gioventù, svoltasi nella metropoli brasiliana di Rio de Janeiro, dal 23 al 28 luglio, sul tema “Andate e fate discepoli tutti i popoli”.
Sono stati circa due milioni i giovani che vi hanno partecipato in pellegrinaggio da ogni continente, e che, sulla spiaggia di Copacabana per la Veglia, sono stati incoraggiati dal pontefice con le seguenti parole: “Ragazzi e ragazze, per favore, non mettetevi in fondo alla storia, non siate codardi. Siate protagonisti anche voi!”. Le parole di Papa Francesco ed il clima di generosità ed accoglienza presenti a Rio, hanno dato risposte, sicurezza, speranza e fede a molti giovani che ricercano il senso della vita, che invocano valori e vissuti credibili, che parlano della loro quotidiana esperienza di nuovi protagonisti dell’umana avventura e che sollecitano la Chiesa a proporsi in modo sempre più credibile agli uomini nella storia. A questa straordinaria esperienza, fra i tanti, hanno partecipato l’associazione privata di diritto diocesano “Maria Madre Nostra” di Pistoia e il gruppo dei neocatecumenali di Vignole e Carmignano. A guidare il gruppo dei 42 pellegrini, di cui ventuno ragazzi diversamente abili, facenti parte dell’associazione “Maria Madre Nostra” è stato Don Diego Maria Pancaldo, che testimonia così la sua esperienza: «Il nostro gruppo di 42 persone, con 21 disabili, è stato accolto da tanti giovani di tutto il mondo, che spesso si fermavano a salutarci; abbiamo ricevuto anche grande attenzione dai vescovi italiani che sono venuti a trovarci e ci hanno pubblicamente ringraziato. Questo per me è stato un aspetto molto importante, perché è anche il nostro compito, la missione della nostra associazione, far scoprire il carisma della gioia che è presente in mezzo ai nostri ragazzi. La Fede è la vera Rivoluzione Copernicana.» Anche Marco Marini, giovane partecipante della GMG con il gruppo dei neocatecumenali, ha descritto con entusiasmo la propria esperienza, definendola totalizzante e globale, sia dal punto di vista spirituale, che dell’organizzazione programmata dal proprio gruppo: i neocatecumenali si sono infatti fermati in Brasile più a lungo, con una prima sosta nella città di San Paolo, dove hanno avuto l’opportunità di uno scambio con le comunità locali e dove si sono dedicati all’evangelizzazione di strada nello stile gioioso e carismatico tipico del loro pellegrinaggio. I brasiliani, anche i meno fortunati, hanno ospitato con gioia, generosità e grande allegria i ragazzi, dando prova di conoscenza del vero significato del termine accoglienza.
Indubbiamente questa GMG ha arricchito quindi tutti Noi giovani che vi abbiamo partecipato, insegnandoci la fede, l’altruismo e il sorriso con cui accogliere il prossimo… personalmente sono già pronta per l’appuntamento che si terrà a Cracovia e spero che molti giovani, data la bella esperienza di Rio, vi partecipino nuovamente!