Il nostro ricordo del dottor Luigi Vangucci

Il nostro ricordo del dottor Luigi Vangucci

di Carlo Rossetti

giugno 2016

Tanta folla riunita nella Chiesa di Valenzatico e sul sagrato, per dare l’ultimo affettuoso saluto al dott. Luigi Vangucci, deceduto dopo una breve ma dolorosa malattia. Il grigiore della mattina di un insolito giugno si accompagnava alla tristezza dei volti tirati e arrossati dal pianto, delle persone convenute. Un cordoglio autentico e condiviso, era l’espressione di un sentimento che la gente manifestava, ancora incredula per l’inaspettata morte del dott. Vangucci. Le note meste di una marcia funebre, suonata dagli amici della Filarmonica G. Verdi, di cui lui era stato per lungo tempo il prezioso Presidente, accresceva lo sgomento e l’emozione. A rappresentare il corpo musicale, l’attuale presidente Pierluigi Borelli e il maestro Alessandro Francini. Una bella cerimonia officiata da don Roberto Razzoli, coadiuvato da altri parroci, durante la quale la tensione emotiva era palpabile, specie quando sono stati cantati due brani musicali dalle voci di Stefano Arnetoli e Benedetta Gaggioli, a cui è seguita una poesia dedicatagli dagli amici e letta da Donatella Giammichele. Una grande manifestazione d’affetto, una partecipazione totale. Incommensurabile è la perdita per la comunità di Quarrata, perché il dott. Vangucci era qualcosa di più che un medico; era una persona dal profondo spessore umano, componente sempre presente nell’esercizio professionale. Provvido di consigli, capace di ascoltare, sapeva trovare sempre il modo di dare conforto, non con parole di circostanza, ma attingendo a un vero sentimento per il prossimo, sostenuto e alimentato da una profonda fede religiosa. Al di là della sua vita professionale, ha dato il suo contributo anche ad altre attività del nostro territorio.

Ci piace ricordare prima di tutto l’impegno da lui profuso nell’attività della Filarmonica G. Verdi, di cui, come abbiamo detto, è stato Presidente fino a qualche anno fa. La musica era per lui la più grande passione e proprio per questo si è prodigato perché la Filarmonica potesse avere una maggiore visibilità, dandole modo di esibirsi anche al di fuori di Quarrata.

Ma il suo contributo è andato anche alla Misericordia, di cui era consigliere e per la quale ha tenuto corsi di pronto intervento e di formazione sanitaria. Altre ancora le associazioni alle quali ha partecipato. Non si può non rammentare la sua collaborazione con l’emittente televisiva quarratina di Luciano Michelozzi, nella quale conduceva una rubrica settimanale. Qui incontrava e intervistava medici di varie branche della medicina, a cui poteva accedere anche il pubblico telefonicamente. Ha dato il suo apporto anche alla nostra rivista, tenendo la rubrica medica Una mela al giorno, costituendo una firma significativa per la nostra pubblicazione. La stima nei suoi confronti non era ristretta soltanto ai suoi mutuati, e a quanti lo conoscevano e avevano potuto riconoscerne le peculiari qualità. Anche noi che gli siamo stati vicini, abbiamo sempre apprezzato il garbo, la misura, l’onestà e la sua mente vivace.

Perciò siamo consapevoli di avere perso un punto di riferimento importante e insostituibile e di aver perduto inoltre, anche una parte di noi.

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