di David Colzi
giugno 2024
Dunque, dove eravamo rimasti? Abbiamo lasciato il salone dei coniugi Guido Mantellassi e Rossella Gori nel settembre 2014, quando ci parlarono dei loro primi sessant’anni di attività, ed eccoci di nuovo da loro, per festeggiarne altri dieci. Quindi non ricominceremo tutto daccapo parlando del fondatore Renato Gori (babbo di Rossella) e della sua “barberia” di Vignole negli anni ’50, perché questa storia l’abbiamo già raccontata; se ve la siete persa, potete rileggerla sul nostro sito: noidiqua.it.
Cosa è cambiato dal primo incontro?
«Tante cose» esordisce Guido Mantellassi «ma la prima che mi viene in mente è il Covid che ha radicalmente cambiato il nostro lavoro oltre che il nostro mondo. Con fatica siamo tornati alla normalità, in quanto molte persone avevano riscoperto il “fai da te” durante la pandemia. Comunque, alla fine, siamo ripartiti con slancio e passione e ricordo ancora la grande emozione di quando abbiamo riaperto al pubblico».
Lei lavora nel salone dal 1980 e sua moglie dal 1977: cosa ci trovate ancora di interessante dopo oltre quarant’anni?
«La bellezza di questo mestiere è che si rinnova ad ogni cliente, quindi non ci si annoia mai ed io mi sento ancora carico come quando ho iniziato!»
Continuate sempre ad insegnare?
«Sì e con molta soddisfazione. E’ dal 2010 che io e Rossella facciamo consulenza tecnica esterna ad un gruppo di giovani colleghi che hanno i loro saloni sparsi nel centro Italia. Sono circa una quindicina e ci incontriamo ogni due mesi per due giorni».
Come vi trovate in questa era digitale, piena di mode fugaci portate dai social e dagli influencer?
«C’è indubbiamente molta improvvisazione, ma io e Rossella non ci tiriamo indietro, e siamo presenti su tutti i social in maniera attiva. D’altronde il mondo va in quella direzione e bisogna stare al passo con i tempi per quanto riguarda la comunicazione, imparando persino i vari inglesismi per essere pronti a soddisfare le richieste di chi segue quelle mode, magari aggiungendo la nostra esperienza».
E’ un aggiornamento continuo…
«Non solo. Dobbiamo essere al passo anche con le fiction di moda, che magari per un paio di mesi dettano la linea delle acconciature e poi spariscono. Stessa cosa per i videoclip dove l’artista del momento sfoggia all’improvviso un nuovo taglio e poi tutti lo vogliono».
Che bilancio fa delle nuove generazioni a cui insegna, rispetto a quelle del passato?
«Io preferisco i giovani di oggi rispetto a quelli di prima che venivano da noi solo per imparare, mentre adesso c’è uno scambio, in quanto loro ci insegnano come muoverci in questo mondo moderno in cui sono nati. Nella mia storia di formatore non ho mai visto ragazzi e ragazze così svegli nell’apprendere».
Rossella e Guido, oltre alla sede storica di Vignole, hanno anche un salone a Quarrata e uno a Pistoia. Per loro lavorano otto persone divise nei tre centri. Ci sono Roberta, Adriano e Nunzia a supporto della direzione, a cui si affiancano: Serena, Monica, Marina e Gentiana. Altra cosa da sottolineare è che “Rossella E Guido Hair Studio” è anche il marchio di una linea di prodotti per capelli e cute, all’insegna della salute e del benessere che comprende addirittura un prodotto a base di Botox per dare volume ai capelli sottili.
Tornando al signor Mantellassi, come abbiamo già scritto nel l’articolo scorso, non possiamo che definirlo un grande professionista, anzi, per l’esattezza, un parrucchiere da “Oscar”, in quanto nel 2006 all’Espace Pierre Cardin sugli Champs-Élysées, è stato insignito dell’Oscar (nella categoria “Creatività”) a seguito di una copertina realizzata per la prestigiosa rivista “Estetica”. Ma da allora ha ricevuto un altro premio internazionale, ovvero le “Forbici d’Oro 2023”, rilasciato dall’Intercoiffure Mondial Italia come riconoscimento alla carriera.
«Quest’ultimo fa parte dei riconoscimenti a cui tengo di più» precisa Guido. «Il primo è sicuramente il “Pettine d’oro” nel 1984, vinto durante un torneo internazionale, dove io facevo parte della Nazionale italiana B. All’epoca ero uno dei giovani della squadra, eppure riuscii a conquistare quel premio individuale».
Per il futuro?
«Vogliamo continuare a lavorare rinnovandoci sempre anche con l’uso di macchinari di ultima generazione… A proposito di futuro: pensi che siamo arrivati a servire le figlie delle figlie delle nostre prime clienti, che oggi vengono da noi assieme ai loro fidanzati. Quindi io e Rossella non possiamo che ringraziare coloro che da generazioni ci accordano la loro fiducia, così come il nostro personale» conclude Guido Mantellassi.
