Sandra Puccini – la farmacista scrittrice

Sandra Puccini – la farmacista scrittrice

di Daniela Gori

settembre 2020

La passione per raccontare storie le viene da lontano, dai tempi dell’infanzia, quando a Santonuovo con le amichette si divertiva a inventare episodi fiabeschi attingendo alla sua instancabile fantasia. Sandra Puccini però poi ha intrapreso un percorso universitario che l’ha portata sul versante opposto, quello scientifico, dedicandosi allo studio delle scienze farmaceutiche. Ma quelle doti immaginifiche di bimba, si sono riaffacciate ora che è moglie, mamma e appunto, farmacista, e l’hanno spinta verso la scrittura di racconti, con risultati tanto eccellenti da farle ottenere dei riconoscimenti in alcuni concorsi letterari. Tra l’altro, da quest’anno, Sandra è entrata a far parte della giuria del premio Don Cinotti, proprio di Santonuovo. «E’ vero, mi è sempre piaciuto immaginarmi le vite delle persone, indovinarne le manie, le esperienze, gli amori. I miei racconti non sono autobiografici, ma nascono da dei “film” che mi faccio nella mente, quando magari mi capita di intravedere qualcosa da una finestra di un palazzo, o osservo qualcuno davanti a me mentre sono in fila alla cassa del supermercato, «racconta Sandra «certamente anche il mio lavoro sempre a contatto con il pubblico (nella farmacia di Candeglia n.d.r.) mi dà ulteriori stimoli per fantasticare sulle vite degli altri. Poi, nel mio tempo libero, queste fantasie si traducono in racconti scritti, che evidentemente, anche con una mia certa sorpresa, vengono apprezzati»

Il primo racconto che le ha dato la soddisfazione di vincere un premio letterario per la narrativa si intitolava “Che ti cullino le onde”, che presentò a Viareggio al “Premio Stellina”. E le ha anche portato fortuna, perché ha ricevuto una menzione d’onore in un concorso del nord Italia. Tra le ultime novità nel campo dei premi dedicati alla narrativa, la nostra scrittrice si è piazzata al terzo posto al “Premio Letterario San Paolo Treviso” giunto alla 22 edizione biennale, con il racconto “La notte di San Lorenzo”, una delicata storia di ragazzi alle prese con un’esperienza di vita che lascerà loro il segno. Un’occasione ancora più prestigiosa è stata quella di giugno scorso al “Premio Bukowski – Inediti di ordinaria follia” di Viareggio, dove Sandra è entrata nella rosa dei 20 finalisti (su 709 partecipanti). «In effetti, al di là di chi poi ha vinto il concorso, già questo è stato un risultato che mi ha fatto molto piacere perché la presidente di giuria è Simona Viciani, traduttrice ufficiale di Bukowski per l’Italia e gli altri giurati sono scrittori di professione», dice lei stessa. Nel frattempo, con la sua ultima fatica, il racconto “La matricola”, Sandra è entrata a far parte dei 25 vincitori ex aequo del concorso “Racconti nella rete”, che verranno pubblicati in un’antologia di prossima pubblicazione. 

Adesso vediamo quali altre storie ci racconterà la nostra scrittrice – farmacista. «Eh sinceramente per tutto il periodo del coronavirus non ho mai avuto troppo modo di dedicarmi al mio hobby: facendo un lavoro come il mio ero in prima linea, ed era tanta la preoccupazione per il rischio di contagio e la stanchezza a sera quando tornavo a casa. Poi dovevo dedicarmi a seguire il mio bambino impegnato nella didattica a distanza. Adesso riprenderò a scrivere, ho già molti dei miei “film” in testa, che aspettano di essere raccontati!»

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