di Daniela Gori. Ph: Foto Olympia
giugno 2017
E’ riuscita a coronare il suo sogno: trasformare in professione la grande passione per la danza. Così la nostra Sara Pacini, ventinovenne quarratina, ha pensato di organizzarsi per il futuro, dedicandosi anima e corpo a diventare insegnante di danza e mettendo davanti a tutto il conseguimento di un titolo spendibile nel mondo del balletto. Sono stati due anni di studio sistematico e lavoro sodo ma alla fine ce l’ha fatta e si è diplomata alla Royal Academy of Dance, (Rad), la maggior organizzazione del mondo per la formazione di allievi e insegnanti che vengono valutati attraverso sessioni d’esame. «Sono orgogliosa di poter affermare di essere l’unica sul territorio ad avere il diploma di insegnante con il metodo Rad» spiega Sara «un Certificate in ballet teaching studies (Cbts) che mi consente di insegnare ad allievi dai quattro anni fino all’adolescenza, grazie ad un percorso di studi incentrato non solo sulla tecnica classica, ma anche sui metodi di valutazione e crescita fisica e psicologica di ogni studente».
E’ cominciata fin da bambina la passione di Sara per il mondo del balletto classico, alla scuola di danza Isabella di Quarrata. Lì ha mosso i primi passi sulle punte, e tra un arabesque e un pas de chat, la giovane ballerina non ha più potuto immaginare la propria vita lontano dalla danza. Crescendo Sara ha continuato a calcare il parquet della scuola di ballo e nel frattempo si è diplomata al liceo pedagogico Forteguerri; ha poi proseguito la sua formazione nell’ambito della psicopedagogia ed ha maturato così anche l’inclinazione per l’insegnamento. «Ad un certo punto mi sono resa conto che per rimanere nel mondo del balletto era necessario affrontare un percorso diverso» racconta «che mi desse anche competenze sul lungo periodo. Potermi dedicare ai ballerini in erba che di volta in volta si affacceranno all’universo della danza, mi è sembrata la scelta migliore, ma volevo anche che mi venisse riconosciuta questa capacità, con qualcosa di tangibile come un diploma di un’accademia».
E la Royal Academy of Dance era proprio quella che faceva al caso suo: «Sono stati anni intensi, di grandi sacrifici. I livelli richiesti sono molto alti e gli esami difficili e frequenti. Ma sono soddisfatta di aver fatto questa scelta, perché la Royal Academy dà una formazione a 360 gradi, offrendo un programma completo in cui è prevista anche la distinzione tra maschi e femmine, e oltre alla danza classica, anche quella di carattere e free movement. Il mio obiettivo principale è però quello di appassionare ogni allievo alla danza al fine di migliorare le sue capacità tecniche e artistiche». Sara comunque oltre ad essere diventata insegnante di queste discipline, ha mantenuto il suo temperamento artistico e di performer, che mette a frutto partecipando a vari spettacoli, tra cui i musical di Lorenzo Pratesi, dove oltre a ballare, si destreggia anche nel canto e nella recitazione.