di Luigi Vangucci.
giugno 2015
Il Tumore al polmone è definito il Grande killer mondiale. Infatti, nei cosiddetti paesi sviluppati, il tumore del polmone detiene il primo posto come mortalità per i maschi e il secondo posto, in crescita per le donne, dopo le malattie cardiovascolari. In Italia ogni anno si registrano circa 35 mila decessi per cancro al polmone, di cui i 4/5 sono uomini e circa 250 mila nuovi casi. E’ come se fosse una vera e propria epidemia.
PREVENZIONE
Ovviamente combattere le cause note che sono rappresentate da:
– Inquinamento ambientale (come inalazione di amianto)
– Fumo.
Bisogna considerare che il fumo, oltre al rischio d’insorgenza dei tumori, determina l’aumento delle malattie broncopolmonari e cardiovascolari, specialmente l’infarto.
La prevenzione primaria consiste in norme igieniche in materia di lavoro, edilizia (eternit), oltre alle leggi anti fumo, che hanno già mostrato qualche risultato. Purtroppo sono risultati parziali e molto lenti. Si pensi che per il rischio cardiaco occorrono cinque anni per liberarsi dal rischio aggiuntivo legato al fumo. Per i tumori i tempi sono ancora più lunghi. Per questo è importantissimo agire sui giovani per cercare di eliminare dall’inizio il vizio del fumo inutile e dannoso. La scuola, la società, i genitori, la radio, la televisione e il mondo culturale, dovrebbero insegnare colle parole e coll’esempio a evitare tale vizio. Smettere di fumare non è facile. I vari tentativi con ipnosi, agopuntura, psicologia, farmaci (con effetti collaterali), danno risultati spesso deludenti e di breve durata. L’unico atteggiamento indispensabile è la sincera convinzione e determinazione del singolo individuo.
DIAGNOSI PRECOCE
Rx, Tac Spirale. Non c’è dubbio che specialmente quest’ultima è in grado di evidenziare lesioni polmonari anche di pochi millimetri, ma non va dimenticato che la dose di raggi x è grande e dannosissima e tale esame va ripetuto ogni due o tre anni al massimo. Non di poca importanza è la costosità di tale metodica estesa a tutta la popolazione. Non solo, ma molti esperti sostengono che nel caso fortunato di diagnosi anticipata, le probabilità di agire in modo efficace, sono molto limitate. Dunque, non sempre gli screening sono sufficientemente efficaci per individuare per tempo il tumore al polmone.
Per fare una buona prevenzione non resta che eliminare il fumo oltre a pretendere di bonificare al massimo l’ambiente in cui viviamo.