di Daniela Gori. Ph: Foto Olympia
giugno 2022
L’equitazione è considerata un’attività di nicchia, alla base della quale può esserci la prestazione sportiva oppure semplicemente la passione per la natura e l’inclinazione a sapersi relazionare con il cavallo in modo empatico e rispettoso delle sue esigenze. In mezzo a questi due opposti ci sono altri modi di intendere il rapporto con il cavallo, come fare in sella trekking nei boschi, far tirare il calessino, portare a spasso i turisti. Ma a fronte del recente ritorno in auge della pratica dell’equitazione, ci sono sempre meno persone con le competenze per le attrezzature e per le loro riparazioni, che sono particolarmente impegnative e richiedono sapienza e tanta pratica.
A Quarrata c’è uno degli ultimi sellai, che lavora presso il negozio Selleria Leonardo Sas in via Maroncelli a Ferruccia. Qui, accanto alla possibilità di acquistare tutto ciò che può servire per cavalcare, sia per il cavaliere che per il cavallo, ogni tanto si può incontrare Mauro Giovacchini, esperto dell’utilizzo del cuoio e della pelle per il settore specifico. «La selleria è un lavoro particolare, che i giovani non vogliono fare anche perché ci vuole tempo per imparare» ci ha spiegato Giovacchini «soprattutto perché richiede alle spalle tanta esperienza sia nel campo della lavorazione dei materiali che in quello dell’equitazione. Prima di arrivare a maneggiare le selle o le finiture, ma anche le apposite macchine da cucire e altri attrezzi, c’è da fare tanta gavetta. Io per esempio ho iniziato da ragazzo, lavoravo la pelle per le borse e le scarpe; e sono stato apprendista da Ferragamo. Da giovane poi mi è anche piaciuto viaggiare e visitare Paesi stranieri, finché quando sono tornato, ho deciso di aprire una selleria e fare riparazioni a Poggio a Caiano. Io ho sempre cavalcato, mi piaceva andare nei boschi con il cavallo a fare trekking, perché è importante conoscere come funzionano le attrezzature, le diverse tipologie della monta; fra queste ricordo quella all’inglese, all’americana (detta anche western), o ancora alla maremmana (detta nostrana), o quella da salto. E per ognuna c’è la propria sella, gli attacchi, le briglie, eccetera, che chiaramente col tempo si usurano e si rompono, oppure si danneggiano a causa delle cadute. Stessa cosa per gli stivali e le ghette per parare le gambe.Tutte queste cose possono essere riparate».
La maestria di Giovacchini è apprezzata da Leonardo Tasselli, il titolare del negozio, anche lui grande appassionato di cavalli e equitazione. «Diciamo che dopo aver fatto vari mestieri, e mantenuto il mondo dei cavalli più come attività collaterale, alla fine mi sono deciso a fare di una passione il mio lavoro» commenta Tasselli. «ormai sono una quindicina d’anni che ho il negozio di articoli per l’equitazione, prima ero a Casalguidi, poi circa sette anni fa mi sono trasferito qui a Quarrata. Nella mia famiglia erano commercianti di cavalli, e anch’io ne allevo. Vengo dal mondo dei pali, giostre e delle quintane, una tra tutte la giostra dell’Orso. Adesso seguo anche il mio figlioccio, Cosimo Tintorini, che si sta rivelando una promessa nel mondo delle gare di “Completo” (la disciplina sportiva olimpica, che prevede il superamento di diverse prove, ognuna delle quali richiede particolari abilità)».
Chiacchierando con Mauro Giovacchini non si può fare a meno di parlare della sua amicizia di un tempo con il driver quarratino di Casini Vivaldo Baldi, scomparso nel 2008 a 84 anni, che ha fatto parte della storia dell’ippica per metà del secolo scorso. Si deve anche a lui e ai suoi familiari se la piana pistoiese e in particolare il territorio quarratino, è riconosciuto come terra di grande appassionati di cavalli, in particolare di corse al trotto. «Eh Vivaldo era un personaggio» ricorda con nostalgia Giovacchini «come del resto lo è tutto il mondo del trotto».