di Massimo Cappelli
settembre 2014
Un medico dentista, padre di un mio carissimo amico e presidente di una compagnia teatrale amatoriale, diceva sempre di essere un attore, con l’hobby del falegname e con l’obbligo del dentista. Questo esprime in maniera evidente che nella vita di ognuno di noi, trovare il lavoro a cui siamo più propensi per talento, passione e vocazione, sia una fortuna quanto una rarità. Molte persone infatti sono costrette a coltivare il proprio hobby per recuperare le energie dopo lo stress lavorativo.
Solimano Pezzella, classe 1971, artigiano, titolare di un’azienda di arredamento da esterno ne sa qualcosa, e ci racconta come la sua grande passione per la fotografia, abbia scatenato una sorta di metamorfosi, tirando fuori dal bozzolo la “farfalla” creativa che è in lui. «Con il tempo mi sono reso conto del piacere e del divertimento che provo a scattare questo genere di fotografie, cercando e trovando uno stile tutto personale. Attualmente sto collaborando con alcune testate sportive, realizzando fotografie e servizi di eventi sportivi. Oltre a seguire gare di basket, realizzo foto di altri sport, quali pallavolo e boxe, con la predilezione per gli sport indoor».
La missione di Solimano è molto importante e ve lo dimostro: assistendo ad una partita di calcio, o meglio ancora ad una partita di basket che si svolge all’interno di un palazzetto e dove anche i secondi sono fondamentali, non è difficile “perdere l’attimo”. Molte volte si segue tutta l’azione ma, per una qualsivoglia causa ci perdiamo la conclusione della stessa. Non essendoci dal vivo la moviola, se non ci fossero le immagini fotografiche a testimoniare non resterebbe niente. «Inoltre realizzo foto a concerti ed eventi vari. Questa esperienza mi ha portato a realizzare anche foto di reportage, al quale mi sto sempre più appassionando, cercando e trovando anche altre opportunità. Una tipologia che prediligo fotografare sono i paesaggi e solitamente paesaggio toscano. Il piacere di svegliarsi a notte fonda per andare a cercare la giusta luce in posti stupendi è indescrivibile, nonostante spesso si torni a casa a mani vuote ma con il piacere di aver passato qualche ora con i compagni di avventura».
Le foto di Solimano, se osservate con attenzione, riportano direttamente a due modi diversi di fare fotografia: l’estemporaneità e l’attesa. Due diversi approcci per rendere visibile ciò che in genere è difficile da vedere. Nel primo caso fermando il mondo a quel preciso attimo, per esempio un salto a canestro con la muscolatura in trazione e annessa smorfia facciale dell’atleta. Nel secondo caso aspettando, strategicamente, anche per ore, la situazione e la luce giusta di un tramonto su una palude in una campagna toscana. Solimano Pezzella, insieme ad un amico ha un progetto che si basa sulla ricerca di foto antiche che ritraggano luoghi e personaggi di Quarrata. La loro grande idea è quella di far vivere due epoche insieme. Se potete aiutarlo, questo è il suo indirizzo: info@solimanopezzella.it.
P.S. Mentre andiamo in stampa, apprendiamo che Solimano Pezzella ha vinto il premio speciale “Terzani”, dell’ottavo concorso fotografico “Immagini”, promosso dall’associazione Orizzonte Cultura.