di David Colzi
dicembre 2014
Di tanto in tanto ci imbattiamo in quarratini e quarratine che, nonostante la penuria di acqua salmastra nel nostro territorio, decidono di scegliere il mare come stile di vita. Stavolta vi presentiamo Stefano Innocenti, che definire “appassionato del mare” è un po’ riduttivo, dato che, come dice lui, «navigherei anche mentre nevica». Di lavoro fa il geometra, ma è skipper per passione e non appena può, molla gli ormeggi e va a Viareggio, dove l’aspetta “Gennarino”, una barca a vela di 12 metri e 30 attrezzata con tutti i comfort per fare crociere fino a 15 giorni. Lui il mare lo ha conosciuto da bambino, grazie alle vacanze estive all’isola d’Elba con i suoi genitori, i quali però gli negarono la possibilità a 14 anni di iscriversi all’Accademia Navale di Livorno, indirizzandolo verso studi più ordinari. Ciononostante, una volta preso il diploma nei primi ’80, trovò da lavorare a Santonuovo, in una ditta che faceva, manco a dirlo, tavole da Windsurf, e ben presto divenne praticante di questo sport.
Ma quando è salito in barca per la prima volta? «Da ragazzo, e fu grazie ad un amico quarratino, Andrea Lucarini, che possedeva una deriva, cioè una piccola imbarcazione a vela non cabinata.» Insomma Stefano e il mare sono da sempre fatti da l’uno per l’altro, e nel 2006 dopo anni di sola passione per la navigazione, è arrivata la svolta; Stefano si è rimesso a studiare e, non più giovanissimo, ha ottenuto l’abilitazione per guidare imbarcazioni fino a 24 metri, sia a vela che a motore; insomma è diventato uno skipper, o più propriamente, un comandante di imbarcazione. A questo punto, come ci dice Stefano, gli serviva un “pretesto” per continuare a veleggiare, quindi ha fondato Mare Nostrum Sail Club, un’associazione no profit creata per consentire al nostro quarratino di portare persone in barca e tutelarle sotto tutti i punti di vista. Così coppie, famiglie o amici possono, da maggio a ottobre, salire a bordo di “Gennarino” e fare crociere, approdando nei porti di tutta Italia e non solo. Nelle traversate Stefano può contare sulla sua compagna Elena e talvolta sul figlio Tommaso, 27 anni, anche lui geometra con la passione del mare. Non contento, il nostro comandante si occupa di trasferimenti di imbarcazioni per regate.
Ma qual è la cosa più disagevole del vivere in barca? «Se una persona non ci è abituata, è il dormire a bordo». Che posti ci consiglierebbe di visitare? «Indubbiamente la Corsica, che ha delle spiagge belle come quelle dei Caraibi.» Da buon lupo di mare, ci fa poi sognare con racconti meravigliosi, come quando ha navigato con la luna piena che illuminava il mare, oppure quando, lontano dai porti ha visto cieli notturni talmente fitti di stelle luminose che non riusciva nemmeno a riconoscere le costellazioni più comuni. Sia sincero: non le viene mai voglia di andare un po’ in montagna? «Io ho sciato per tanto tempo» conclude sorridendo Stefano Innocenti «e non mi dispiace affatto fare delle belle passeggiate in altura, però se arrivo in auto ad uno svincolo, in cui a destra si prosegue per l’Abetone e a sinistra si va verso Viareggio, non ho nessun dubbio su dove andare».