Tagli al trasporto pubblico e polemiche

Tagli al trasporto pubblico e polemiche

di Daniela Gori

dicembre 2023

Sono sempre più accanite le proteste per i tagli alle linee del trasporto pubblico a Quarrata, che colpiscono in modo pesante soprattutto le corse studentesche verso le scuole superiori. A reclamare per un servizio che sta mettendo a rischio il diritto allo studio, sono soprattutto le famiglie, esasperate dai mille problemi a cui vanno incontro quotidianamente i loro figli sia all’andata a scuola che al ritorno. Le disfunzioni nel trasporto pubblico già in precedenza non erano una novità, ma guai ancora più grossi sono iniziati ai primi di novembre, con l’entrata in vigore del nuovo orario, il cosiddetto T2, che ha comportato una notevole riduzione di corse. «Avevo chiesto che i tagli non riguardassero le linee e gli orari dedicati alle scuole» ha fatto presente più volte il sindaco Gabriele Romiti «ho scritto  a tutte le autorità competenti, ribadisco ancora una volta che non sono accettabili i tagli al trasporto scolastico»

In un clima carico di tensione il 21 novembre durante una assemblea pubblica organizzata dal sindaco e dal vicepresidente della Provincia Gabriele Giacomelli, i genitori hanno avuto modo di snocciolare davanti a tre rappresentanti di Autolinee Toscane Massimiliano Palloni, Giovanni Calabrò e Alessandro Balleri, tutti i problemi in cui incorrono ragazzi e ragazze ogni mattina al momento di partire per andare a scuola. Oltre alla soppressione delle corse, ci sono continuamente ritardi che non consentono agli studenti di entrare in classe in orario. Visto che ci sono stati dei cambiamenti così importanti, come possono gli studenti sapere orari e percorsi delle nuove corse, se mancano le informazioni alle fermate o non sono corrette, e la app per verificare non funziona? Gli stessi mezzi di trasporto non sempre portano sul davanti la scritta giusta della direzione di viaggio. Reclami poi per il numero di autobus insufficienti che costringono i ragazzi a viaggiare in condizioni indecenti per la ressa e a rischio per l’incolumità, quando non succede addirittura che gli autisti non li facciano salire perché i mezzi sono stipati fino alle porte. Per contro, ci sono autobus che in orari non di punta viaggiano completamente vuoti. I genitori degli studenti che prendono l’autobus per raggiungere le scuole pistoiesi hanno raccontato che il più delle volte sono stati costretti a portare i propri figli in macchina, situazione ancora più iniqua ora che a Quarrata ci sono famiglie che hanno perduto l’automobile a causa dell’alluvione. 

La soppressione delle corse che nasce dalla cosiddetta rimodulazione, con un taglio di molti chilometri sul servizio, era già prevista da tempo, ed è iniziata da novembre, ma le famiglie avevano pagato l’abbonamento a settembre, restando all’oscuro di quali fossero i tagli e quali percorsi sarebbero stati interessati. Perfino la scelta delle scuole superiori per qualcuno era dipesa dalla comodità della fermata del mezzo pubblico che improvvisamente è sparita.  

Andando nello specifico, è stata tolta la corsa del 13 che era diretta in viale Adua, polo scolastico con liceo scientifico, Istituto tecnico e liceo artistico. Oltre ai guai nati sulla linea 13, le richieste delle famiglie riguardano anche le linee 358, 51, 61. Tra le segnalazioni dei genitori, anche la non congruenza degli orari degli autobus con quelli di ingresso e di uscita da scuola, oltre alla mancanza delle coincidenze tra due bus quando i ragazzi sono costretti a cambiare alla Stazione di Pistoia. 

I rappresentanti di AT hanno ammesso la necessità di portare a un tavolo con gli Enti preposti tutte le problematiche. Per la parte della Regione Toscana i consiglieri regionali Niccolai e Capecchi hanno espresso la disponibilità nel portare la questione in consiglio regionale. Intanto i genitori stanno portando avanti coraggiosamente la loro battaglia per far rispettare il diritto all’istruzione dei loro figli e figlie, sancito nell’articolo 34 della Costituzione italiana, e ribadito in varie leggi e decreti del Ministero dell’istruzione e del Merito, valutando anche l’eventualità di un’azione legale.

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