di Linda Meoni
marzo 2015
È tornato al servizio della comunità il centro raccolta sangue della Ausl3 a Quarrata, nella sede della Croce rossa italiana, completamente rinnovato ed ampliato dopo i lavori di adeguamento e ristrutturazione. Un traguardo importante, dal momento che quello di Quarrata è uno dei centri provinciali più attivi e importanti. «Da solo» ha spiegato la dottoressa Valentina Molese, responsabile del centro sangue regionale «garantisce quasi il 40 per cento di tutta la raccolta dell’azienda sanitaria e durante la chiusura per i lavori i donatori non hanno fatto mancare il loro contributo per assicurare gli interventi chirurgici e per partecipare alla raccolta della Ausl3 che anche quest’anno ha garantito verso gli altri ospedali oltre 4.000 unità». La Croce rossa Italiana, ha spiegato il suo presidente Marco Grassini, ha quasi triplicato gli spazi rispetto al passato con gli attuali complessivi 180 metri quadrati dove l’attività si articola in maniera più funzionale: sono state realizzati l’accoglienza e l’accettazione, un ambulatorio per le visite mediche, la sala per i prelievi e le donazioni esposta alla luce naturale dove il comfort è migliorato e le poltrone sono passate da tre a quattro grazie a una donazione di Ail (Associazione Italiana Leucemie), è inoltre presente una stanza tecnica per il personale sanitario. Per il direttore generale Roberto Abati, la riapertura del centro rappresentava un impegno e la sua temporanea chiusura è stata necessaria per conseguire i necessari accreditamenti istituzionali. «Ora che tutti gli standard, dalla sicurezza alla funzionalità, sono stati raggiunti siamo soddisfatti nel vedere che il nostro percorso è stato pienamente condiviso e che all’interno del centro operano in sinergia più enti e associazioni per un comune e importante obiettivo».
Il centro, pur essendo un’articolazione organizzativa della struttura trasfusionale di Pistoia, diretta dalla dottoressa Daniela Rafanelli, è da sempre gestito in collaborazione con l’Avis di Quarrata, di cui è responsabile Franco Burchietti, presente al taglio del nastro nel gennaio scorso, insieme al responsabile regionale Luciano Franchi, provinciale Paolo Fabbri e a quello pistoiese Igli Zannerini, in rappresentanza dei volontari che provvedono alla chiamata dei donatori e al loro reclutamento, oltre che al sindaco di Quarrata Marco Mazzanti. «Siamo felici di poter tornare a prestare il nostro servizio alla comunità», ha detto il presidente Franco Burchietti. Costretto ad uno stop di più di 9 mesi, il centro di via Bocca di Gora e Tinaia con Avis Quarrata, è tornato a fare quello che sa fare meglio: offrire un servizio alla comunità, cercando di recuperare il terreno perduto.
Nei primi tre mesi del 2014, grazie all’impegno dei volontari della sezione, la raccolta di sangue e plasma aveva fatto toccare un incremento del 5,3% rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente. Poi, il 27 marzo scorso, la chiusura del centro e la drastica diminuzione dell’attività donazionale: il 2014 si è chiuso con 771 donazioni, ben 1.200 (circa il 60%) in meno rispetto al 2013. «Da parte di tutti i nostri volontari, ci sarà il massimo impegno per recuperare il terreno perduto in questi mesi di chiusura» continua Burchietti. «Nonostante i nostri ripetuti inviti a non far mancare l’impegno nella donazione, i nostri associati si sono scontrati con le difficoltà logistiche e personali di recarsi al centro trasfusionale di Pistoia. Adesso che il centro di raccolta di Quarrata riapre, sono sicuro che torneremo ai livelli di raccolta che ci hanno sempre contraddistinto. Frutto di più di 50 anni al servizio disinteressato della comunità». Avis Quarrata è tornata a svolgere la propria attività di volontariato ogni mercoledì e sabato mattina, giorni consueti di apertura del centro.