TVQ “La televisione di Quarrata”

TVQ “La televisione di Quarrata”

di Giancarlo Zampini

giugno 2008 

Erano i primi anni 80 quando Luciano Michelozzi, dal sottoscritto in seguito soprannominato “MISTER X”, (non appariva mai in video) mi prese sottobraccio e mi portò sul retro del suo negozio di elettrodomestici e fotografia di via Roma per farmi vedere lo studio televisivo di TV Quarrata che aveva predisposto da poco. La visita si concluse in pochi minuti, anche perchè ero entrato per fare due foto tessera: Luciano usava per queste una Polaroid, le foto una volta espulse dalla macchina le asciugava con un phon come si fa per i capelli. Chi legge, capisce subito di che pasta era fatta questo quarratino Doc. Riguardo lo studio televisivo, non era altro che il retro del negozio, in origine adibito a magazzino, con una serie di strani marchingegni, tende, pedane, una panca, due sedie e poco altro. In quella occasione Luciano mi invitò a collaborare, aveva bisogno “come il pane” di un conduttore, ma la nomea che si era fatto era quella di mangia collaboratori: colpa del suo carattere un po’ scorbutico e… lamentoso. Inoltre collaborare significava nessun compenso.

Inizia così una bella storia, il sabato seguente debutto in una trasmissione sportiva da me ideata: si chiamava “Totogol”, ed era legata ai campionati del mondo di calcio che si svolgevano in Spagna. In seguito il palinsesto diventò più ricco con due trasmissioni che hanno fatto la storia della televisione di Quarrata: “Parliamo di…” in onda il mercoledì alle 21.00 e “Detto fra noi”, in onda il giovedì, sempre alle 21.00. L’impegno televisivo era sempre dopo cena – durante il giorno il canale trasmetteva “France 2” – ed i programmi tassativamente in diretta. “Parliamo di…” era un vero talk show, ogni settimana due o tre ospiti, tanti gli argomenti trattati. “Detto fra noi”, programma che per un anno ho condotto con Claudio Capecchi – allora dirigente del comune di Quarrata – era un filo diretto con i telespettatori che potevano intervenire per telefono. Ogni giovedì provocavo la discussione prendendo spunto dalle notizie pubblicate sui quotidiani portando all’attenzione fatti e misfatti: ero sempre dalla parte dei più poveri. Una volta, alla domanda su come poteva vivere una famiglia con un milione al mese, intervenne una signora di Prato con una risposta che non avrei mai dimenticato: <<Le spiego io come si fa – disse – visto che vivo con quattrocentomila lire>>

La collaborazione diventò sempre più continua: non faccio torto a nessuno se affermo di essere stato la persona che per più tempo ha affiancato Luciano e la sua televisione. Un percorso che è continuato fino alla fine, quando per problemi burocratici, concessioni governative, beghe di vario tipo – purtroppo anche l’età di Luciano che avanzava – la bella storia si concluse: le luci si spensero per sempre alla fine degli anni novanta! Luciano Michelozzi è stato un grande personaggio, in possesso di un inesauribile ingegno, uno che senza attrezzi era in grado di costruire una radio: un mulino di idee e iniziative – aveva sempre l’argento vivo addosso – non si fermava mai un minuto. Luciano era conosciuto in tutta Quarrata anche per avere svolto la professione di fotografo: in tutte le famiglie c’è ancora una foto da lui scattata, in alcuni casi per un matrimonio, una comunione, un battesimo o cresima, una partita di calcio. Sono sincero, potevo scrivere molto di più, ma tanti aneddoti faranno parte di un libro che ho intenzione di scrivere su Quarrata.

Luciano non c’è più, ci ha lasciato da qualche anno. Ci piace pensare che sia ancora dietro una telecamera, come sempre, così da fare diventare un po’… matti anche gli ospiti del paradiso. Ciao Luciano, con affetto, da tutti quelli di “Noi di Quà”!

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