Vangucci in pensione

Vangucci in pensione

Tratto dal quotidiano “La Nazione” a firma di Giancarlo Zampini

settembre 2009 

Sabato 27 giugno 2009 il medico di famiglia Luigi Vangucci ha cessato l’attività come medico convenzionato con l’Asl, per raggiunti limiti di età: proseguirà l’attività come professionista, solo su appuntamento, nell’ambulatorio presso la casa di Valenzatico, in via del Casone. Brutta notizia per molti quarratini, Luigi Vangucci è una vera istituzione a Quarrata, per il grande impegno professionale e per quanto dà, e continua a dare alla comunità in tanti altri settori: è stato medico del Quarrata calcio degli anni d’oro, dal 1967 al 1971. E’ presidente della storica Filarmonica Giuseppe Verdi.

Specializzato in anestesia e rianimazione, ha fatto parte per tanti anni dell’equipe del professore Calandriello presso l’Istituto Ortopedico Toscano. In molti lo ricordano come anestesista del dottore Cesare Santoro presso l’ospedale Caselli di Quarrata, fino a quando la struttura non ha cambiato destinazione: <<Ricordo Santoro come un grande chirurgo>>, dice Luigi Vangucci, <<trecento interventi l’anno per 12 anni, e suor Canziamilla, una assistente davvero speciale>>. E’ stato anche il primo medico scolastico: <<Si, fu una idea del sindaco di allora Vittorio Amadori>>. E degli invalidi civili: Dal 1970 al 1991>>. Come è nata la passione del medico? <<Per merito del dott. Lomi, medico di condotta di quando ero ragazzo: è stata una grande figura di riferimento per me>>. Con la riforma sanitaria del 1982 i medici di famiglia dovettero ridurre il proprio numero di assistiti, Luigi Vangucci ne aveva cinquemila, un quarratino su quattro era un suo paziente. Per mantenere Vangucci come proprio medico della “Mutua”, gli assistiti fecero nottata intera davanti la sede dell’Usl, ci furono spinte, malori e discussioni, anche qualche cartello dove si leggeva: Con il Vangucci si muore dopo”.

Questo spiega l’amore dei quarratini per questo grande e umano professionista. Adesso, con la riduzione del lavoro coltiverà i suoi hobby: <<Si>>, dice ancora Vangucci, <<primo fra tutti la Filarmonica, passerò qualche ora in più nella mia casetta di Serra Pistoiese, e poi sono diventato nonno da una settimana>>. C’è anche la III B, la storica classe liceale di cui faceva parte: <<E’ vero>>, conclude Vangucci, <<siamo un gruppo storico che ci ritroviamo spesso. In tanti hanno fatto strada, chi nel mondo della scuola ed insegnamento, altri nella ricerca, altri ancora nella carriera militare: il generale Bruno Loi su tutti>>

 

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