Le radio libere di Agliana nel libro di Alfiero Biagini

Le radio libere di Agliana nel libro di Alfiero Biagini

di Piera Salvi

marzo 2016

«Miei cari amici vicini e lontani…». Iniziava così il saluto di una delle voci storiche della vecchia radio, quella del celebre presentatore Nunzio Filogamo. Oggi questa frase è il titolo di un libro che parla di radio, ma non dei famosi personaggi passati davanti ai microfoni di “Mamma Rai”, bensì di centinaia di giovanissimi aglianesi, che nella seconda metà degli anni Settanta del secolo scorso, dettero vita a ben quattro radio libere nel piccolo territorio aglianese. L’autore del libro è Alfiero Biagini, ex artigiano ora in pensione, all’epoca anche lui coinvolto in quella straordinaria esperienza. E’ proprio grazie alle testimonianze da lui raccolte in questo volume che abbiamo ricostruito la storia di un fenomeno che all’epoca fu veramente un nuovo strumento di aggregazione tra giovani e non solo. 

La prima antenna fu quella di “Radio diffusione Agliana”, nel 1975. Nacque con lei la prima radio libera aglianese, che Biagini definisce anche la più impegnata. Propagò le sue frequenze fino al 1980, quando fu completamente derubata dalle strumentazioni del ripetitore, posizionato sopra la rocca di Montemurlo. Una vita breve ma intensa, aveva sempre trasmesso da un’ampia e comoda soffitta di via Ugo Foscolo. Organizzava dibattiti, aveva spazi dedicati per musica, sport e spettacolo. Erano gli anni di piombo e Rda ebbe molta attenzione per gli attentati e le stragi, compreso il sequestro di Aldo Moro.

Nel 1976 prese vita “Radio centro”, attiva fino al 1989, quella che per Alfiero era la più professionale. Iniziò a trasmettere dai locali della parrocchia di San Piero, sotto il campanile, poi si trasferì in via Fratelli Cervi. Tra musica, sport e dibattiti, si caratterizzò per una trasmissione, che andava in onda a tarda sera e che stimolava gli ascoltatori alla conoscenza della cultura e della toponomastica locale. Dai microfoni di “Radio centro”, il 3 aprile 1986, partì un annuncio che commosse tutta Agliana: l’adolescente Debora Bonacchi, si era risvegliata dopo sei mesi di coma nei quali era stata stimolata anche dalle voci e dalle musiche degli amici di quella radio. 

Nel 1977 spuntò l’antenna di “Radio più” (per Biagini la più frizzante e dinamica) che cominciò a trasmettere da una soffitta di via Livorno, poi si trasferì in via Tasso e successivamente al circolo Rinascita. La sua storia finì nel 1994, tra musica, quiz, puntuali cronache sui Tornei dei rioni, dibattiti sui problemi locali e grande spirito di aggregazione. E fu proprio “Radio più” a organizzare il memorabile concerto di Francesco Guccini, nello spazio aperto di via Alessandrini. 

“Radio jeans” vide la luce nel 1978, nella frazione della Ferruccia di Agliana, in via Branaccia. Era costituita esclusivamente da giovanissimi molto motivati e prediligeva la musica preferita dalle giovani generazioni: pop, rhytm & blues, rock (hard, soft e metal) e punk. Anche se con pochi mezzi e vita breve (chiuse nel 1982) riuscì a trasmettere interviste con big come Franco Battiato, Enzo Jannacci, Roberto Vecchioni, Gianna Nannini. 

Le quattro radio libere aglianesi erano accomunate da una caratteristica di non poco conto: il primo trasmettitore costruito in proprio, artigianalmente, dai fondatori delle radio stesse. Il ricavato del libro “Miei cari amici vicini e lontani” sarà devoluto dall’autore all’associazione aglianese Gianluca Melani onlus.

La pubblicazione è stata sponsorizzata dalla ditta “Texao”. Il libro ha consentito ai tanti protagonisti delle radio libere aglianesi di ritrovarsi. Nel dicembre scorso, per la presentazione, la sala consiliare del Comune di Agliana era troppo piccola per contenere tutti gli intervenuti; centinaia di persone, che all’epoca delle radio erano in maggior parte adolescenti e tanti ex ascoltatori e cittadini. C’erano persone anche nel corridoio e sulle scale a dimostrazione di come quel fenomeno sia ancora nel cuore di tutti. I protagonisti di quella straordinaria esperienza sono all’opera per organizzare un nuovo evento. La data è fissata per il 21 maggio al lago 1° Maggio. 

Per le immagini si ringrazia: Adriano Tesi, Daniele Neri e Michele De Chiara.

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