di Marco Bagnoli
dicembre 2015
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con i Dreal, la band vincitrice del Music Up 2015, promosso e organizzato, come sempre, dai ragazzi del Pozzo di Giacobbe in collaborazione col Comune.
Quando vi siete formati?
Siamo in sette, con un età media di 25 anni; la nostra sede è a Pisa. Ci siamo formati nel 2011 anche se l’attuale formazione risale al 2013: Simona e Riccardo, i due cantanti, sono di Grosseto, Andrea il bassista è di Pisa, il batterista, Giacomo è di Firenze, un chitarrista, Luigi, è di San Miniato, mentre l’altro, Gianluca è di Pisa, come Moreno, il tastierista, il solo membro originario rimasto.
Che genere suonate?
Facciamo Symphonic metal, un genere che unisce le sonorità e le vocalità tipiche della musica classica e operistica con le chitarre elettriche e la batteria dell’Heavy metal.
Come si (con)vive in sette in una sola band?
È complicato ritrovarsi ed è complicato stare insieme, ma il risultato sonoro ne vale la pena.
Chi scrive le canzoni?
I testi sono opera dei cantanti, mentre la musica è un po’ il frutto della collaborazione di tutti i musicisti, che poi adattano la loro parte a quella delle due voci.
Perché due voci?
Due voci diventano l’ideale nel caso tu voglia raccontare una storia, con una voce che interviene e risponde all’altra; inoltre una voce maschile e una femminile consentono di coprire un’estensione veramente ampia, che ci da il via libera in fase di composizione.
Suonate in giro?
Sì, abbiamo suonato a Pisa, Livorno, Grosseto, Firenze e un po’ della provincia che sta in mezzo; e poi ovviamente Quarrata…
È la prima volta che partecipate al Music Up? Come lo avete conosciuto?
Sì è la prima volta; ci ha contattati Roberto Cimellaro, dei Symphonia, anche loro una band di Symphoic metal. È stata una bellissima esperienza e vogliamo ringraziare di questo gli organizzatori, i ragazzi del Pozzo di Giacobbe.
Progetti futuri?
Il nostro progetto è quello di realizzare un vero cd di pezzi nostri dopo i sei contenuti nel nostro EP “Explorations” – un vero cd basato su un concept elaborato da tutti a partire da Gianluca, che ha avuto l’idea di partenza. Dovrebbe parlare di un essere proveniente da una dimensione fantastica che entra nel nostro mondo e ne rimane confuso. Per adesso il futuro primo singolo, “Mystery”, è andato benone, visto che ci ha fatto vincere questo contest! Poi ovvio, dobbiamo realizzare la registrazione messa in palio dal Music Up, e ci stiamo già organizzando presso una saletta di Quarrata.
Cosa significa il vostro nome, Dreal?
È una crasi tra “dream” e “reality”, a metà tra la dimensione del sogno e quella della vita reale…
Una domanda alla cantante è d’obbligo – quando hai iniziato a cantare avevi mai pensato di avvicinarti a questo genere musicale?
Certo, a diciassette anni il metal sinfonico era il mio primo obiettivo!