Giovani al volante

Giovani al volante

di Serena Michelozzi

giugno 2013

Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, la quota di incidenti correlati all’alcol si aggira sul 30%. E il 36,6% dei morti sulle strade nei fine settimana ha meno di 30 anni. Questi semplici dati numerici sono abbastanza inquietanti e ci fanno senz’altro riflettere sul grande problema del consumo di bevande alcoliche da parte dei giovani, non solo in generale, ma in particolar modo quando si devono mettere al volante. Nelle serate con gli amici, alle feste, agli happy-hour capita spesso alla maggior parte dei ragazzi di consumare qualche bevanda alcolica per rallegrare la serata, per creare divertimento o disinibizione.

Fondamentale è non esagerare, ma soprattutto non consumare alcol quando ci dobbiamo mettere alla guida, o quando il tassista di turno per gli amici quella sera tocca farlo proprio a noi! Con il fine di deflazionare il numero di incidenti stradali causati da stato di ebbrezza, il nuovo Codice della Strada ha previsto norme più rigide e l’obbligo per tutti i locali che somministrano alcolici dopo le 24 di dotarsi di un etilometro da mettere a disposizione del cliente. Essenzialmente sono due le novità fondamentali: il tasso alcolico zero per chi ha meno di 21 anni o ha conseguito la patente da meno di tre anni, ed il divieto assoluto di alcol anche per i guidatori professionali e i conducenti di veicoli per il trasporto di persone o cose. Per coloro con meno di 21 anni o con il conseguimento della patente da meno di 3 anni che si mettono alla guida dopo aver bevuto alcolici, vi è una multa che arriva fino a 624 euro (e che raddoppia in caso di incidente), con revoca della patente e confisca del mezzo, nei casi più gravi. Se il tasso alcolico risulta tra lo 0.5 g/l e lo 0,8 g/l le pene sono aumentate di un terzo. Per tutti coloro che si mettono alla guida con un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,50 gr/l , è previsto il raddoppio della durata della sospensione della patente che va da un minimo di due anni, fino ad un massimo di quattro. Gli organi di Polizia stradale hanno così la possibilità di sottoporre i conducenti ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili, quali appunto l’etilometro. Dopo l’accertamento, effettuato mediante l’analisi dell’aria espirata, la concentrazione dovrà risultare da almeno due risultati concordanti, rispettivamente assunti con un intervallo di tempo di 5 minuti. L’etilometro dovrà infine fornire la corrispondente prova documentale.

Da noi è nato il progetto “Strada Facendo”, grazie alla collaborazione tra il Pozzo di Giacobbe, la sezione pistoiese Associazione familiari vittime della strada, due avvocati e una psicologa: l’iniziativa, dedicata alle vittime della strada, è tesa a costruire un percorso che porterà ad una forte sensibilizzazione sul tema. Inoltre su Quarrata sono rimesse a nuovo anche le “sentinelle della vita”, le sagome nere posizionate sul nostro territorio, che quando le incrociamo ci ricordano costantemente coloro che purtroppo sono stati vittime della strada.

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